Thursday, October 23, 2008

PAN Italico 85

Il PAN Italico

Edizione italiana di PAN (Provisional Astroshamanic News), Ezine del Sacred Cone Circle

21 ottobre 2008, numero 85

Redazione: Franco Santoro, Cluny Hill College, Forres IV36 2RD, Moray, Scozia, Regno Unito. (+44(0)1309-672289. E-mail info@astroshamanism.org Website: www.astroshamanism.org

Redazione italiana: Anna Luna

Redazione spagnola: Susana Sanz.

© Franco Santoro, 2007. Tutti i diritti sono riservati. Per informazioni sul copyright vedi nota a fin di pagina.

Traduzione dall’inglese all’italiano a cura di Anna Luna.

L'edizione integrale e originale in inglese con ulteriori temi e articoli è inviata su richiesta (rivolgersi a info@astroshamanism.org)

Cos’è l’astrosciamanesimo? (per una breve risposta clicca qui)


Benvenuti nell’edizione di PAN dello Scorpione!

In una realtà basata sulla separazione lo Scorpione è indubbiamente uno dei segni più controversi.

I 12 segni dello zodiaco rappresentano la gamma completa di tutti gli aspetti della realtà come possono essere umanamente percepiti. Questi segni sussistono simultaneamente, anche se ci focalizziamo solo su alcuni di essi e ignoriamo totalmente gli altri. Nel mondo ordinario lo Scorpione è il segno associato con gli aspetti tabù della realtà, quelli che ricevono meno attenzione cosciente, che sono anche quelli che attirano più attenzione inconscia. Naturalmente quello che appare non ordinario e nascosto per la maggior parte delle persone, può invece far parte della vita di tutti i giorni e della consapevolezza di coloro che hanno forti tratti Scorpione nella loro carta, il che spiega perché gli Scorpioni sono spesso considerati misteriosi e riservati.

L’associazione dello Scorpione con ciò che è nascosto e proibito è molto facile da notare quando prendiamo in considerazione le associazioni astrologiche con il corpo fisico. Le uniche parti del corpo rigorosamente nascoste, fondamentalmente in tutte le culture, sono quelle governate dallo Scorpione, ossia genitali e ano. Questo si applica anche alle attività collegate a questi organi, come “fare sesso” o “andare al bagno”, che non sono certamente praticate in ambienti aperti o pubblici, e sono inoltre carichi di vergogna e imbarazzo. Un‘altra importante area governata dallo Scorpione è la morte e tutti i processi radicali di trasformazione, come malattia, decadimento, putrefazione, rigenerazione e crisi, incluse le crisi finanziarie.

Lo Scorpione governa gli elementi più nascosti e inconsci della realtà ordinaria. Tuttavia, indipendentemente dal modo in cui sono nascosti, questi elementi continuano a far parte della realtà, e sia che ne siamo consapevoli o meno, continuano incessantemente ad esistere e ad accadere. Sebbene teniamo i nostri genitali o ani nascosti pubblicamente, questi organi continuano ad esserci e a fare il loro lavoro. La stessa cosa si applica alla morte e a tutti i processi di trasformazione profonda. Poiché la realtà ordinaria è basata sulla negazione o indifferenza di tali processi, la maggior parte delle persone ne diviene consapevole soltanto quando ha un incontro personale diretto, o quando c’è con essi un confronto collettivo così evidente e ovvio che non può essere nascosto.

La morte accade sempre, e tuttavia è l’argomento che le persone sembrano fare del loro meglio per evitare, salvo che l’evidenza della morte non sia irrefutabile, come in una guerra, una catastrofe o una malattia fatale. Nel secolo corrente muoiono ogni anno più di 5 milioni di persone, che fa un totale di circa 155000 morti al giorno. Si tratta per lo più di morti private e solitarie, che non attirano molta attenzione. Tuttavia, quando c’è un grande evento che implica la morte, o ci confrontiamo personalmente con essa attraverso la nostra malattia o la dipartita di qualcuno a noi vicino, allora la morte diventa l’argomento principale, almeno per un po’, finché non viene dimenticato di nuovo.

Morte, malattia, crisi, trasformazione e altri aspetti Scorpione spesso appaiono eventi eccezionali, elementi di disturbo in un mondo basato sulla separazione e la salute o il benessere fasullo. Tuttavia nel regno dello Scorpione fanno parte della routine, e non hanno nulla di speciale. La stessa cosa si applica alle teorie apocalittiche, come la recente apocalisse del 2012. Il termine apocalisse deriva dal greco Apokálypsis, che significa “sollevamento del velo” ed è impiegato per descrivere la rivelazione, agli iniziati o esseri privilegiati, di qualcosa che è nascosto alla maggioranza delle persone. Il termine è anche popolarmente usato per indicare il giorno del giudizio o la fine del mondo.

Fin dall’inizio della storia dell’umanità e in ogni generazione ci sono sempre state scadenze apocalittiche. Questo è ovvio, poiché ogni generazione ha un termine, un’apocalisse semplicemente perché ogni generazione è destinata a morire. Tuttavia quando alcuni dei suoi membri più influenti, dopo anni di diniego, alla fine si svegliano e diventano consapevoli che stanno per morire, cominciano a fare un sacco di chiasso, come se avessero fatto una scoperta straordinaria. La loro morte imminente diventa qualcosa di speciale e, siccome non possono concepire un mondo senza di loro, vogliono che il mondo intero muoia. Questo è accaduto ripetutamente per ogni generazione attraverso la storia.

Sentirsi speciali è una delle caratteristiche principali dell’identità egoica e della realtà basata sulla separazione. Le predizioni della fine del mondo sono sempre state create per ogni generazione (per una lista dettagliata di centinaia di profezie apocalittiche dal 2008 a.C. clicca qui), e sebbene siano tutte regolarmente fallite, hanno in verità avuto anche successo perché il mondo finisce continuamente in modo incessante. In effetti, qualunque profezia apocalittica è destinata ad aver successo perché la morte accade senza sosta ed è sempre certa. Il velo è costantemente sollevato, almeno per coloro che accettano di vedere quello che c’è oltre. L’apocalisse e fine del mondo non si verifica in una data stabilita, ma avviene ogni giorno, ogni ora, od ogni secondo. Ha una tempistica differente per ognuno di noi, un momento che possiamo decidere di affrontare coscientemente, il che significa anche che il velo continua ad esserci costantemente e può essere sollevato o lasciato così com’è. Tuttavia arriva un momento in cui la consapevolezza del sollevamento attira una maggiore attenzione delle masse in seguito a importanti eventi collettivi che scuotono le fondamenta della nostra percezione illusoria. E in questo caso le teorie apocalittiche possono essere strumenti educativi con lo scopo di allenare la nostra coscienza collettiva ed elevare la consapevolezza.

Alcuni sostengono che il 2012 è il termine ultimo di una gran trasformazione o apocalisse, che condurrà ad un cambiamento della coscienza superiore o ad una catastrofe globale o addirittura entrambi. Come questo avverrà è una domanda che molti si fanno. Non ho nessun indizio, e come probabilmente già sapete, ho molte riserve riguardanti tutte le teorie apocalittiche. Tuttavia, se osservo la mia vita personale, noto che la trasformazione più grande è spesso il risultato di cose che vanno così male che non è più possibile andare avanti. È spesso una profonda crisi che scatena gli elementi positivi del rinnovamento, proprio come la fatica del parto della madre porta ad una nascita. La crisi e la fatica del parto, lungi dall’essere il problema, fanno parte del processo di guarigione e crescita. Inoltre quello che accade è che quando la crisi non è personale ma collettiva o globale, non c’è modo di trovare la propria via d’uscita. Siamo costretti a stare insieme, a cooperare, ad abbandonare la separazione e abbracciare l’unità. Nel contesto dell’attuale crisi finanziaria questo è ciò che continuo a sentire e a leggere dai media: “la crisi adesso è globale, e questo significa che i governi devono lavorare insieme” oppure “i capi di governo mondiali devono imparare a gestire le crisi più acute insieme perché nessuno può risolverle da solo”.

Ci sono molte idee riguardanti il 2012, come l’invasione di extra-terrestri, la collisione con un altro pianeta, o un aumento delle radiazioni solari. Bene, io non so quello che accadrà, tuttavia credo che qualunque cosa succederà, essa è già accaduta, e sta accadendo anche adesso...

Benedizioni, Franco

Immagine: La morte di Cleopatra di Jean André Rixens 1874

Traduzione di PAN: Il PAN Italico necessita di nuovi traduttori per poter continuare la sua pubblicazione. Se desideri contribuire, rivolgiti a info@astroshamanism.org

Astrological Data: Cliccare su herehere per le posizioni della Luna e per quelle planetarie cliccare here.

Arretrati di PAN: Sono disponibili in inglese, italiano e spagnolo su questo link: http://elbalcondechessman.googlepages.com/astrochamanismo di Chema da Oviedo (Spagna).

Preghiera per lo Scorpione: “Cerco di capire i misteri della vita e della morte, della morte e della rinascita. Questi concetti mi affascinano, Signore, e la mia sfida è scoprire il loro significato ultimo. Possa questa ricerca della conoscenza diventare la mia ricerca di Te. Possa la mia capacità di scavare in profondità per trovare soluzioni essere la mia via per trovare Te. Ti ringrazio perché mi dai la motivazione a domandare, cercare e risolvere” (A.M. Jangl, The Astrological PrayerBook).

NOVITA’!!!

Jesi (Ancona, Italia) 24-25 gennaio 2009, Formazione in Metodologie di Guarigione Astrosciamanica: Corso Base di Gestione Operativa del Cerchio di Guarigione, con Elementi di Astrologia Esperienziale Energetica e Astrosciamanesimo Applicato (vedi informazioni nel calendario a fine e-zine)

Samhain shona duit, Howna Gwitch

Buon Samhain a voi!

Samhain shona duit, Howna Gwich, significa “Buon Samhain a voi”, in gaelico irlandese, una delle poche lingue celtiche usate ancora oggi.

Prima che prevalessero la negazione e la separazione nelle culture più recenti, il potere rigenerante e rinnovatore della morte era comune in tutte le culture antiche, come quella dei Celti. Per questi popoli la vita era circolare piuttosto che lineare e in questo contesto oscurità e morte avevano un ruolo molto significativo. Erano considerati l’inizio di tutte le cose. Da essi dipendeva l’inizio di ogni ciclo, proprio come il seme sepolto sottoterra nel buio è l’attivatore dell’albero, delle foglie, dei frutti e dei fiori che seguono. Questo si rifletteva nell’usanza di iniziare ogni giorno all’imbrunire invece che all’alba. Si palesava anche nell’anno che cominciava con la festività di Samhain il 31 ottobre, quando la natura sembra morire. Di conseguenza, il primo mese dell’anno celtico era Samonios, “caduta del seme”: ossia “dalla morte e dall’oscurità scaturisce vita e luce”.

I Celti dividevano l’anno in due parti: la luce e il buio, che onoravano entrambi. Samhain sembra essere la più importante delle loro feste, perché segnava l’inizio di un nuovo ciclo, il momento in cui il seme di luce si risveglia nell’oscurità del sottosuolo, fertilizzando l’utero e gettando le fondamenta per la crescita.

“Samhain è un momento in cui i confini tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti diventa più sottile, a volte perfino svanendo completamente, permettendo agli spiriti e ad altre entità soprannaturali di passare tra i mondi per socializzare con gli umani. È il periodo dell’anno in cui gli antenati e altre anime dipartite sono particolarmente onorati.”

Per ulteriori informazioni su Samhain consulta gli arretrati di PAN degli anni passati (73, 53, 18). Puoi visitare anche i seguenti siti cliccando qui e qui. Per un video clicca qui.

Buon Samhain a Tutti!

Le tanto attese Carte Astrosciamaniche Provvisorie sono ora finalmente disponibili... provvisoriamente!

Le Carte Astrosciamaniche Provvisorie sono uno strumento semplice e potente che condensa in modo efficace l’essenza della cosmologia astrosciamanica e il linguaggio astrologico.

Il proposito principale delle carte, create da Letizia Mocchegiani e Franco Santoro, è quello di fornire e rendere operativa la struttura di base del cerchio astrologico, o cerchio sul pavimento, per viaggi sciamanici, astrologia esperienziale, guarigione e rituali, con persone singole o gruppi di lavoro. Il mazzo è composto di 19 carte che incorporano i 12 settori astrosciamanici (comprendenti segni zodiacali, case e pianeti), le quattro direzioni tradizionali (Est, Sud, Ovest e Nord, ciascuna associata a un elemento e a una stagione) e le tre direzioni verticali (Mondo dell’Alto, del Basso e del Mezzo). Ognuna delle 12 carte zodiacali raffigura il glifo astrologico e i riferimenti tradizionali, insieme all’icona dello spirito totem e un sigillo astrosciamanico, finalizzati a supportare sia profondi lavori di trance che l’incorporazione dello spirito e dell’essenza dell’anima del settore coinvolto.

Designate originariamente al lavoro sciamanico di guarigione e all’astrologia esperienziale, le carte possono essere usate anche per la divinazione, la lettura e propositi motivazionali. Questo mazzo ha anche lo scopo di promuovere una comprensione profonda dell’astrologia e del proprio mondo interiore, supportando l’insegnamento intuitivo ed esperienziale attraverso una diretta interazione con simboli, colori e parole chiave. Le carte costituiscono uno strumento di accompagnamento assai valido ai due volumi di Franco Santoro sull’Astrosciamanesimo (Astroshamanism: A Journey into the Inner Universe e Astroshamanism: The Voyage through the Zodiac, Findhorn Press), che forniscono abbondanti dettagli sul significato di ogni carta e su come usarle.

Per coloro che desiderano ordinare copia delle carte, sono disponibili a Euro 15, più spese postali. L’ordine può essere fatto via e-mail contattando letizia@astroshamanism.org, o in alternativa le carte si possono acquistare durante i prossimi seminari o eventi.

Una Concisa Anatomia di Graha e Demoni di Franco Santoro

Secondo l’Epica del Sacro Cono, i Graha sono entità quadri-dimensionali di apparente rancore, separazione e antagonismo. Sono esseri generalmente inconsci e invisibili, che nella realtà tridimensionale emergono unicamente attraverso le nostre proiezioni su persone e situazioni del mondo esterno o come paure interiori ed emozioni intense o dolorose. Da una prospettiva umana i Graha sembrano nutrirsi della nostra consapevolezza e la tengono strettamente confinata nell’illusione di una realtà separata, ossia la configurazione umana arbitraria (CUA).

In sanscrito Grah e Graha significano rispettivamente afferrare, impadronirsi di e colui che afferra. Nell’induismo tradizionale questo termine è impiegato per descrivere varie intrusioni, demoni o spiriti malefici che entrano dentro le loro vittime causando dolore e sfortuna. Essi sono nati dalla collera di Shiva o Rudra e vengono considerati gli “indicatori dell’influenza” poiché indicano l’influenza karmica nel comportamento degli esseri umani. Graha è anche la parola sanscrita per “pianeti”, i quali, secondo l’ Astrologia Induista, afferrano o influenzano la vita umana in modo positivo o negativo. I Navagraha sono i nove pianeti principali o esseri celestiali: Surya (Sole), Chandra (Luna), Mangal (Marte), Budha (Mercurio), Brihaspati (Giove), Shukra (Venere), Shani (Saturno), Rahu (Nodo Lunare Nord) e Ketu (Nodo Lunare Sud).

Questi nove Graha sono energie viventi e trasmettitori di forze archetipe multidimensionali. Essi rilasciano onde d’energia che influenzano la nostra consapevolezza quando siamo sotto il loro influsso. “Le tremende onde energetiche dei nove Graha possono alterare fortemente le nostre onde pensiero, e la legge divina è ‘diventiamo ciò che pensiamo’. Pertanto, per poter eseguire yoga correttamente ed entrare in profonda meditazione, gli antichi saggi vollero imparare a controllare gli effetti di questi graha nelle loro vite. Intrapresero così lo studio dell’astrologia e scoprirono come varie combinazioni di graha avevano certi risultati nella vita delle persone. Stabilirono rimedi che aiutavano a neutralizzare questi risultati quando i risultati previsti erano indesiderabili. L’astrologia è una delle branche delle arti meditative, essendo uno strumento che può aiutare a ‘controllare le onde pensiero della mente’”.

La nozione di Graha è tipica di tutte le antiche culture e religioni, dove il culto del Sole (come Graha principale), così come quello della Luna e di altri pianeti, è comune sia attraverso i riferimenti al Sole astronomico o ai pianeti sia alle loro corrispondenti divinità solari (Ra, Horus, Helios, Apollo, Mitra e anche Gesù Cristo) o divinità planetarie.

Un’altra parola corrispondente per Graha è Demone (dal greco daimon, spirito, divinità), colui che in termini cristiani è normalmente conosciuto come angelo caduto, mentre nello Gnosticismo somiglia all’Arconte e in molte tradizioni sciamaniche è associato a varie categorie di esseri predatori, come i voladores di Carlos Castaneda. Tuttavia nei contesti esoterici e sciamanici i Demoni non sono necessariamente malefici, e spesso servono come preziosi spiriti aiutanti o alleati e talvolta rappresentano parti intime della propria anima. Quest’ultima categoria è superbamente descritta come demoni fisici, manifestazione dell’anima di una persona, nella trilogia di Philip Pullman, Queste Oscure Materie.

In astrosciamanesimo i Graha, quando si esprimono come rancori, sono considerati materiale di scarto, una sorta di concime multidimensionale, che sembra rappresentare una sostanza chiave di potere e creazione nell’universo, sia ai livelli sottili che densi. Quando sono coscientemente diretti verso un Intento luminoso contribuiscono all’annullamento dell’illusione della separazione e alla percezione della realtà dell’unità. Altrimenti operano come forze antagoniste che favoriscono l’allucinazione della separazione, bloccano l’espansione della coscienza e la connessione con la nostra vera natura multidimensionale. La trasformazione dei Graha in concime fertile avviene strategicamente quando vengono rilasciati nel Sacro Cono (uno strumento strategico finalizzato al perdono e al rilascio della separazione). Tale operazione permette ai Graha di inoltrarsi verso quelle dimensioni (come le epiche Handor e Rodnah) che sono in grado di usarli in modo produttivo.

I Graha sono considerati anche forme sciamaniche associate ai lati ombra che non consentono l’accesso ad aree-chiave operative strategiche, onde evitare di causare danni a noi stessi e agli altri. Per questo i Graha impediscono lo sviluppo dei nostri poteri fino a quando troviamo chiarezza sulla luminosità del nostro Intento e siamo disposti a liberarci dall’illusione della separazione.

In astrosciamanesimo ci sono varie categorie di Graha. Essenzialmente sono divisi secondo lo schema tradizionale dei Sadoha (Spiriti Guida) e dei Paheka (Spiriti Totem), che si trovano illustrati in molte opere sciamaniche. Ciò significa che esistono Graha per ogni Settore e Mondo. I 12 Settori rappresentano la gamma completa di consapevolezza negli esseri umani, così com’è descritta dalla struttura DNA potenziale strategica di 12 eliche. A causa del blocco dei Pahekarubhe gli esseri umani sono limitati ad un sistema elicoidale binario. Nell’ambito di questa polarità di eliche, una viene generalmente riconosciuta come parte dell’identità egoica del soggetto, mentre l’altra viene proiettata sull’identità egoica di un altro soggetto. Quest’ultima identità fa parte della nostra consapevolezza, tuttavia tendiamo a considerarla separata dalla nostra identità e a proiettarla su un oggetto che percepiamo distinto da noi. Non sembra esserci alcuna possibilità di evoluzione per la consapevolezza umana fino a che decidiamo di scoprire e integrare la consapevolezza dell’altra polarità. Nel lavoro astrosciamanico questa parte separata è chiamata Mahagraha, o Demone Grigio, e il proposito è recuperarla e trasformarla in una parte pienamente integrata del nostro essere.

Mahagraha sembra formarsi e svilupparsi gradualmente dal momento della nascita fino all’età di sei o sette anni. Durante questo periodo l’illusione egoica della separazione è assimilata e costruita nella mente ordinaria. L’ego per sopravvivere ha bisogno di uno strumento che gli faccia da contrappeso: questo è appunto Mahagraha, che può essere definito anche il doppio dell’ego. La sua esistenza è essenziale per l’ego perché contiene tutte le energie che l’ego reprime, separa e rifiuta di riconoscere come parte di se stesso, poco importa se sono buone o cattive. Essendo lo strumento principale della separazione, è fonte di grande imbarazzo per l’ego ordinario che fa di tutto per mantenere la sua natura più inconscia possibile. Ogni essere umano vive in costante e stretto rapporto con Mahagraha, sebbene la consapevolezza sulla sua natura è raramente presente. Mahagraha si esprime sia nella vita interiore (attraverso sogni, visioni, emozioni, pensieri, sensazioni, ecc.) che nella vita esteriore. In quest’ultimo caso viene proiettato su persone con cui entriamo in relazione stretta (come partner, coniugi, amanti, parenti, compagni, ecc.) ma anche su amici, vicini di casa, estranei incontrati occasionalmente e, data l’influenza dei mass media, anche su uomini politici, attori, musicisti, ecc. L’arena principale delle proiezioni di Mahagraha è generalmente nel campo delle associazioni e relazioni intime in cui un partner vive il Mahagraha dell’altro e viceversa. Questo processo innesca una combinazione ciclica di attrazione e repulsione, che rappresenta una delle politiche favorite dell’ego al fine di preservare la sua penosa esistenza. Quando due individui acconsentono consapevolmente a riprendere le loro mutue proiezioni di Mahagraha e si impegnano a lavorare insieme con il loro Spirito Guida, abbiamo allora una relazione sacra.

Astrologicamente Mahagraha corrisponde principalmente al Settore 7 (Settima Casa). Questo significa che le caratteristiche di Mahagraha possono essere ampiamente descritte capovolgendo la carta: il tuo Discendente (cuspide della Settima Casa) diventa il suo Ascendente, il tuo Medium Coeli il suo Imum Coeli, ecc. La tua carta astrologica fornisce quindi tutte le informazioni rudimentali di base sui tuoi partner, come tu li percepisci, senza bisogno di studiare le loro carte. Nella carta natale di una donna Mahagraha può essere anche identificato dalla posizione di Marte, mentre in quella di un uomo può essere associata con la posizione di Venere.

Vorrei citare a questo punto le prime indicazioni che ho ricevuto dalla mia Guida sull’argomento: “Mahagraha è una parte separata e frammentata, proiettata sia sul tuo ambiente interiore che su quello esteriore, o interiormente repressa. Mahagraha è umanamente percepito come l’espressione delle energie dei vari Settori sulla base di specifici fattori (come il ciclo del giorno, il mese lunare, l’anno solare, ecc,). Quando permetti all’energia di Mahagraha di essere attratta dallo Spirito Totem cui si riferisce, puoi scoprire le sue modalità operative. Quando coscientemente affronti Mahagraha mostri la tua disponibilità ad applicare la tua Funzione. Mahagraha costituisce il fornitore fondamentale di energia per il Sacro Cono. Relazionandoti con lui diventi consapevole dei rancori che sono stati accumulati e sono pronti ad essere rilasciati. Ti prego di essere consapevole che un rancore non è necessariamente qualcosa che tu percepisci come cattivo. I Graha o rancori sono qualunque cosa favorisce l’illusione della separazione. Questo significa che se vedi qualcosa di bello, amabile, gioioso o estatico fuori di te e sperimenti te stesso come separato da quello che vedi, ebbene, quello è un rancore. Ogni qualvolta c’è l’esperienza della separazione, i Graha sono all’opera. L’ego prospera sulla separazione. Ogni volta che proietti una qualsiasi parte dello Spirito Cerchio su qualcosa di esterno e separato da te, quello è un rancore.

Il lavoro con Mahagraha consiste nel permettere a tutto ciò da cui ti sei separato di ritornare allo Spirito Totem originale nello Spirito Cerchio e poi a te. Ci sono due categorie principali di Graha che possono essere definite Magraha e Hagraha. I primi sono generalmente percepiti come cattivi o bassi, mentre i secondi sono visti come buoni o elevati. I Magraha vengono eliminati attraverso i canali superiori del Sacro Cono che conduce ad Handor, mentre gli Hagraha sono rilasciati nel canale inferiore che discende a Rodnah. […]

Un modo pratico di operare con il Sacro Cono e relazionarsi con Mahagraha è quello di passare in rassegna i tuoi periodi di consapevolezza ordinaria e non-ordinaria. Prima di andare a dormire, dopo esserti connesso con me, puoi chiamare Mahagraha e chiedergli di mostrarti tutti i rancori accumulati durante il giorno. Poi rivisita gradualmente tutte le persone e le situazioni da cui ti sei separato durante il giorno. Per esempio, se hai incontrato una persona e l’hai percepita come un essere molto amorevole, piena di qualità bellissime, di gioia, ecc., e la consideri separata da te, paragonandoti a lei, sentendo che non sei come lei e così via, questo fa parte di Hagraha. Il lavoro da fare è permettere alle qualità di quella persona di ritornare allo Spirito Totem di base, e poi a te, a me, alla Terra, al Mondo del Basso e a Rodnah. Se, al contrario, vedi qualcuno come una persona odiosa, piena di qualità negative o in uno stato di rabbia, disperazione, ecc., e lo consideri separato da te, giudicandolo, facendo paragoni e così via, quello fa parte di Magraha. Qui di nuovo attiri ciò che percepisci in quella persona verso il corrispondente Spirito Totem, lo riprendi indietro, lo dai a me attraverso il Sacro Cono e poi al Cielo, al Mondo dell’Alto e ad Handor.

Fai questo lavoro con me. Non operare da solo perché può essere sconvolgente. Quando operiamo quotidianamente in questo modo, Mahagraha viene inevitabilmente purificato e guarito. Al mattino presto o appena ti svegli, puoi applicare la medesima procedura e lavorare sul contenuto dei tuoi sogni. Fai questo due volte al giorno e ogni volta che è necessario. Non hai bisogno di essere consapevole del funzionamento tecnico dettagliato di questo lavoro. Quello che conta è che dai il tuo consenso perché avvenga il rilascio. Se stabilisci fermamente che sei disponibile a lasciar andare tutto ciò che transita attraverso il tuo sistema, il lavoro procederà. Un altro modo di lavorare può essere attraverso la danza, il movimento, le posture del corpo ed intense espressioni fisiche. Connettiti con me e vedi quello che è più appropriato secondo le circostanze. Le pratiche regolari sono importanti perché ti allenano a sperimentare un modello che diventerà poi spontaneo e costantemente parte della tua vita. Rilasciare è in verità naturale come respirare. Allora riconosci il tuo coinvolgimento con la Risoluzione del Gioco in tutti i momenti e le azioni della tua vita. […]

Ti prego di essere consapevole che il campo principale di operatività del lavoro con Mahagraha è dentro il tuo Spirito Cerchio. Il mondo esterno ti dà l’opportunità di monitorare Mahagraha. È uno schermo dove sono riprodotte le manifestazioni simboliche finali. In quanto tale è solo la proiezione di strati più significativi che esistono da qualche altra parte. Ricordati sempre di essere giocoso e compassionevole nel mondo esterno e di fare il tuo vero lavoro nel mondo interiore. Sii un dimostratore fuori. Se ti relazioni con partner fisici esterni, vedili come una sacra rappresentazione di Mahagraha, e guarisci regolarmente la tua percezione. Sii gioiosamente grato a tali partner che rispecchiano e indicano i contenuti operativi della tua Funzione. L’intera illusione della separazione finirà, così che l’incontro finale tra Handor e Rodnah potrà aver luogo. È un incontro trionfante tra due amanti cosmici. E mentre avanzi eroicamente lungo il tuo sentiero, diventi il divino artefice della loro riunione. Dimori nel varco tra i due amanti cosmici. Sei gioiosamente destinato a scomparire e fonderti nell’estasi del loro incontro finale. Ciò significa che stai per diventare visibile per sempre”.

Immagini: dipinto di Mia Mäkilä - http://www.miamakila.com/; 2) Henry Fuseli, The Nightmare.

Cerchio del Sacro Cono - Membro del Mese

Ogni numero di PAN aspira ad avere un membro come protagonista. Iniziamo con Celia McKenna. I membri del Cerchio del Sacro Cono (Sacred Cone Circe) sono ricercatori a lungo termine nel campo astrosciamanico, allievi APT (Astroshamanic Practitioner Training) o OTA (Operative Training in Astroshamanism) o professionisti associati nel campo della guarigione sciamanica e del lavoro energetico.

Per informazioni su come diventare un membro del Circolo del Sacro Cono, contatta Franco a info@astroshamanism.org.

Nome: Cheylia McKenna

Segno del Sole: Sole in Acquario in ottava casa

Segno della Luna: Luna in Ariete in decima casa

Ascendente: Cancro

Sistema Trinitario Astrosciamanico: 11.1.4

Altri aspetti rilevanti nella tua carta astrologica: Plutone su IC, Chirone congiunto MC

Ubicazione: Forres, Morayshire, Scozia

Di dove sei originaria? Originaria di Glasgow, Scozia. Ho passato un periodo di tempo ad Aberdeen, poi nel sud dell’Inghilterra e poi a Edimburgo. Mi sono trasferita a Forres nel 2004.

Parlaci di te e dei tuoi interessi: Mi sono diplomata come operatrice per lo sviluppo di comunità e ricercatrice sociale. Tuttavia, in effetti sono più attratta da attività creative. Il mio alter ego è scrittore, cantante, fotografo e cineasta. Viaggio molto, quest’anno in Sud Africa e Brasile. Sono un membro associato dei Baganda (clan della lontra).

Come ti sei connessa la prima volta con il lavoro astrosciamanico? Ho avuto molto presto esperienze nella vita che mi hanno aiutata a sviluppare la connessione con la mia guida e altre realtà. È stata come un’iniziazione sciamanica con i quattro elementi sebbene guidata da un’apparente confusione e inconsapevolezza. Ho rigettato il cattolicesimo, la religione della mia nascita perché mi appariva aliena sebbene fossi attratta da Maria e dal sacramento della confessione. Durante l’adolescenza ho cominciato a esplorare il sentiero zen e la meditazione “on flow”, che mi ha portato a un incontro significativo con un cervo selvatico, mentre ero da sola sulle colline. Comunque, dopo la morte dei miei genitori, per molto tempo mi sono quasi smarrita e disconnessa dallo Spirito. Poi un’esperienza di quasi annegamento in Australia mi ha lasciata in una specie di limbo (bardo) e con un profondo desiderio di completare qualcosa di incompiuto; un forte desiderio di casa. Avevo stabilito durante l’esperienza che non ero ancora pronta per morire. Sono andata a Findhorn nel giro di un paio di mesi e ho partecipato a una Settimana di Esperienza guidata da Franco. Durante questa settimana ho avuto una connessione molto potente con il Mondo dell’Alto e con la mia guida. Poi ho chiesto a Franco una sessione di recupero dell’anima. Come risultato mi sono riconnessa con parti dalle quali mi ero separata da molto tempo e ho avuto visioni molto potenti in cui ho ricevuto istruzioni di parlare con Franco immediatamente e raccontargli di queste visioni. Mi è stato chiesto di spiegare che il mio Intento era di assisterlo nel lavoro Astrosciamanico e “mostrargli” una spirale dorata e una specie di sigillo che sembrava fossero in mio possesso. Dovevo anche dire a Franco che avevo ricevuto una specifica visione su di lui e che dovevo fare qualcosa per aiutarlo. Questo era tutto molto imbarazzante allora, poiché non sapevo nulla di sciamanesimo o astrologia e mi ero perfino sentita un po’ ambivalente nei confronti di entrambi. Come potevo aiutare Franco? Cosa avrebbe pensato di me se gli avessi raccontato tutto questo? Ma le istruzioni che avevo ricevuto erano potenti e inequivocabili e mi sentii spinta a seguirle. Questo implicava una scelta, ma la scelta era connessa all’integrità della mia anima.

Intraprendere la formazione è stato un impegno che non sembrava un impegno. Non c’era decisione da prendere… era semplicemente un passo necessario per adempiere al compito che avevo accettato.

Perché sei coinvolta nel lavoro astrosciamanico? Parte della mia funzione identificata è agire come una specie di faro o la sirena di una nave; in altre parole emettere un segnale che può essere riconosciuto da coloro che cercano di riunirsi al flusso. L’astrosciamanesimo può servire bene questo proposito.

Quali cose ti ispirano nell’astrosciamanesimo? Sono ispirata dalla connessione con esseri, visibili e invisibili, che hanno un intento comune; che formano un sacro cerchio. E testimoniando la trasformazione nelle persone.

Da quanto tempo sei coinvolta nell’astrosciamanesimo e altre forme di guarigione spirituale o lavoro energetico? Quattro o cinque anni. Precedentemente ho lavorato con i livelli emozionali e psicologici e ho collaborato in attività di counseling e altri lavori terapeutici.

A che tipo di attività, formazione e lavori astrosciamanici prendi parte? Ho completato l’attuale formazione Operativa e quella dei Praticanti e ho preso parte a seminari astrosciamanici a Findhorn e in Italia. Ho assistito Franco in seminari a Findhorn e ad Edimburgo e ho fatto parte del gruppo di assistenti durante la trance dance negli ultimi anni. Ho tenuto sessioni astrosciamaniche a Edimburgo e una volta in un seminario in Spagna, ed è stata un’esperienza molto bella. Attualmente ho messo su un gruppo astrosciamanico a Edimburgo presso il Centro Sciamanico e sto programmando di fare qualcosa di simile a Findhorn.

In termini di formazione per me stessa, ricevo supporto e indicazioni da Franco per il lavoro astrosciamanico che faccio. E sto prendendo del tempo per riesaminare la formazione degli anni precedenti. Sto completando Un Corso in Miracoli al mio ritmo (che è abbastanza lento) e sperimentando lo sciamanesimo di altre culture, in particolare l’uso di piante medicina.

Quali sono le tue pratiche ed esperienze astrosciamaniche favorite? Sono tante. Amo la trance dance. Vi ho preso parte ogni quindici giorni durante il primo anno di formazione. Ricordo di aver avuto una bellissima esperienza durante un seminario di tocco astrosciamanico in cui un bel dragone bianco è apparso nella Sala da Ballo del Cluny, una manifestazione dell’energia di guarigione, e ho danzato con questa fantastica creatura tutta la sera, e ho finito appoggiando la fronte contro la sua, completamente supportata, mentre Franco suonava il gong. La mia esperienza di trance dance è stata molto felice. E lavorando a un livello profondo con le persone per me è molto importante.

Ho sperimentato molte belle visite nei Settori durante il primo anno di formazione operativa e ho ricevuto tantissime medicine/recuperi dell’anima di guarigione. Anche il gruppo originale di Findhorn ha avuto profonde esperienze per me e mi ha dato l’opportunità di avere la mia prima esperienza di fusione con il vuoto e sperimentare l’unità. Il nulla. Il tutto.

Ho seguito le mie visioni in diversi luoghi nel mondo e rinnovato vecchi sentieri energetici. Abbiamo costruito una rete, un cerchio sacro, al Cluny che continua ad espandersi verso l’esterno.

Perché sono le tue favorite? In genere la maggior parte delle esperienze più profonde sono state quelle dove l’illusione della separazione è svanita. Questo è, dopo tutto, il punto principale del lavoro…

Qual è il tuo intento attuale? Operare al livello successivo della mia funzione e manifestare di conseguenza.

Offri servizi, sessioni, eventi astrosciamanici di guarigione o altro? Se sì, quali sono? Offro sessioni astrosciamaniche individuali a Edimburgo e a Findhorn, che possono comprendere recupero dell’anima, tocco astrosciamanico, sviluppo della connessione con la guida, ecc. QQ ualunque cosa su cui la persona desidera focalizzarsi. E tengo sessioni a Edimburgo il Martedì sera presso la Community Foundation for Planetary Healing. Potrebbe esserci un gruppo simile anche a Findhorn nel prossimo futuro. Sarei anche felice di aiutare chiunque voglia mettere su qualcosa altrove. Basta contattarmi.

Che consiglio daresti a qualcuno che sta pensando di intraprendere la formazione o di approfondire il lavoro astrosciamanico? Quello più ovvio. Connettiti con il tuo Intento e opera con integrità e autenticità. E divertiti. Ricorda che è solo un gioco che stai giocando!

Qualcos’altro che vorresti dire al gruppo: Kilukayo! Nsanusay ekoberro wano. Benvenuti, sono felice che siate venuti. (Sebbene in verità non ci siamo mai lasciati)

Contatti e informazioni: Tel: +44 (0)7702 619456 celia@astroshamanism.org Community Foundation for Planetary Healing, Edinburgh. 0131 657 5680

Che accade quando muoriamo?

Esplorazione in internet

Nell’edizione in lingua inglese potete trovare una rassegna di molti siti web in inglese dedicati al tema della morte. Per ricevere la versione in inglese occorre rivolgersi a pan@astroshamanism.org

Cito qui solo alcuni siiti, come http://www.deathonline.net/ e l’Azrael Project http://www.nderf.org/azreal.htm. Sulla morte sciamanica vedere http://www.astrostar.com/articles/ShamanicDeath.htm e http://www.kondor.de/shaman/death.html, e http://www.consciouschoice.com/2000/cc1310/shamanicapproach1310.html.

Se volete ottenere un’approssimazione della vostra data di morte il sito Welcome to the Death Clock (http://www.deathclock.com/) è per voi.

Per ridere anche un po’ dinanzi alla morte e altri temi Scorpione, consiglio alcuni video: http://www.youtube.com/watch?v=9Bf-7PxQ894 e qui, e pure qui e qui

La Morte – Scorpione: Viaggio Astrosciamanico nei Tarocchi di Franco Santoro

“Siamo tutti degli uomini morti in licenza” (Eugene Levine)

Il segno dello Scorpione è tradizionalmente associato con la Morte, il tredicesimo Arcano Maggiore nei Tarocchi di Rider Waite e nella maggior parte dei mazzi. La carta rappresenta una figura scheletrica, la personificazione della Morte, ricoperta interamente da un’armatura nera mentre cavalca un cavallo bianco, come nell’Apocalisse 6:8 “Ed ecco mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.”

La figura scheletrica sembra cavalcare piano, mentre sorregge uno stendardo con una rosa mistica, simbolo di vita, scavalca il corpo di un re, mentre una fanciulla e un bambino cadono davanti al cavallo, e un vescovo sta in piedi aspettando la fine con le mani giunte. Malgrado la loro diversità tutti gli esseri umani sono uniti da un comune destino di morte, un tema conosciuto come la Danza della Morte, graficamente raffigurato in molte chiese medievali iniziatiche, come la Cappella Rosslyn, nella quale la morte era mostrata ugualmente trionfante su individui di ogni classe ed età. Il sole sorge sullo sfondo della carta tra due pilastri, che è anche una rappresentazione della carta seguente, la Temperanza.

La morte, insieme al sesso[i] e ad altri temi Scorpione, è indubbiamente la più fraintesa di tutte le esperienze. È anche l’elemento più significativo di ogni processo sciamanico iniziatico. Nonostante l’abbondante fioritura di corsi e seminari sullo sciamanesimo, l’insegnamento cruciale e sine qua non in questo regno si sviluppa unicamente attraverso la diretta connessione con lo Spirito, causato generalmente da un confronto con la morte attraverso una grave malattia o altre minacciose situazioni della vita. Queste esperienze operano come test iniziatici, massicci processi di rilascio, e possono anche verificarsi continuativamente durante la vita dello sciamano. Quando l’apprendista riesce a sopravvivere a tali prove, il passo successivo implica l’addestramento direttamente dallo Spirito. Tuttavia non c’è modo che questo possa accadere, a meno che l’apprendista non accetta di morire alla sua precedente identità e affrontare pienamente l’archetipo della Morte. Questo processo lascia un marchio esclusivo su tali individui, che può essere percepito e compreso da anime gemelle, sebbene generalmente causa paura e altre reazioni sfavorevoli nelle persone ordinarie.

Il mondo ordinario e tutte le realtà governate dall’ego odiano la morte perché segna l’annullamento di tutti i loro sogni illusori. Morte e malattia possono essere dolorosi, tuttavia, come scrive Alan Watts “quello che li rende problematici è che sono vergognosi per l’ego. È la stessa vergogna che proviamo quando siamo colti in fallo, come quando un vescovo viene scoperto con le dita nel naso o un poliziotto in lacrime. Perché l’ego è il ruolo, la ‘finzione’, che il proprio sé interiore è permanente, che ha il controllo dell’organismo, e che mentre ‘ha’ le esperienze non ne è coinvolto. Dolore e morte svelano questa finzione perché la sofferenza è quasi sempre accompagnata da un senso di colpa, una sensazione che è ancor più difficile spiegare quando la finzione è inconscia. Da qui l’oscura ma potente sensazione che non si dovrebbe soffrire o morire…”[ii]

La Morte, collegata anche con il numero 13 e la relativa Triskaidekaphobia, è spesso percepita come una delle carte più terrificanti. Tuttavia è così solo quando ci conformiamo a una percezione illusoria della realtà basata sulla negazione e sul condizionamento dell’ego. La morte fa parte di un importante processo naturale che si manifesta ciclicamente in tutti gli aspetti della vita, e che apporta trasformazione, rinnovamento e guarigione. La carta della Morte annuncia semplicemente questo. Potrebbe segnalare il momento di completare qualcosa, includendo anche l’emergere di nuove cose da cominciare. Questo mi rammenta la canzone di Mike Scott, suonata tradizionalmente alla fine della Settimana di Esperienza alla Fondazione Findhorn, che dice “questa non è la fine, è appena l’inizio.”

La carta della Morte annuncia un imminente e radicale sgombero, la conclusione di una routine o una modalità familiare. Piuttosto che il processo di trasformazione stesso, questa carta indica il momento esatto in cui lasciamo andare vecchi modelli e ci apriamo alla trasformazione. Questo può apparire crudele o senza possibilità di appello, tuttavia spesso è una benedizione mascherata, in grado di provocare una grande trasformazione nella vita, una luminosa rinascita che il soggetto non avrebbe mai sperimentato senza l’intervento di una situazione drastica. La rosa bianca sullo stendardo è una rappresentazione di rinascita ed è presente per onorare l’atto del rilascio, del perdono. Questa carta fornisce un notevole supporto nel dissipare qualsiasi forza nociva o predatoria che blocca l’avanzamento dell’anima nel suo luminoso viaggio. È una carta di fiducia perché implica arrendersi a un cambiamento importante e a una perdita apparente, confidando in un bene più grande che arriverà come risultato. La meditazione e i viaggi sciamanici sulla Morte possono consentirci di guadagnare maggiore consapevolezza su tutto questo, intensificando la guarigione del processo di rilascio e preparandoci ad accogliere i doni che seguiranno.

“Lo sciamano in te vive quotidianamente con il senso della morte, mentre il resto di te lotta con il pensiero deprimente che la vita presto finirà. Penso che sia come dice lo sciamano: solo il senso della morte imminente ti scuote a staccarti dai tuoi momentanei attaccamenti e paure, dal tuo interesse nei programmi che hai fatto. E così lo stregone saluta la morte come la fine di uno stile di vita che da lungo tempo ha esaurito la sua energia. Lo sciamano trova trasformazione ed estasi, non tragedia e fallimento, nella morte.”[iii]

La morte ci sfida a fermarci e ad espandere i nostri orizzonti. Spesso questo è causato da momenti di avversità, fondamentalmente quando siamo forzati a porre fine a certi schemi meccanici nella vita. La concentrazione principale nella vita di tutti i giorni è sul fare. Continuiamo a correre di qua e di là per fare qualcosa finché siamo costretti a fermarci da una malattia o dalla morte. Per questo per molte persone l’unica opportunità di smettere di fare e cominciare ad essere si presenta quando sono messi a confronto con situazioni in cui sono in pericolo di vita. Il paradosso è che oltre la tragica e spaventosa percezione ordinaria della morte, esiste uno spazio dove le cose sono molto più semplici e serene. Se moriamo o affrontiamo una morte imminente, tutte le nostre responsabilità e gli obblighi immediatamente svaniscono. Ci fermiamo e ci focalizziamo sull’essere, mentre il mondo continua ad essere occupato a fare. Prendendo di proposito tempo per morire, mentre siamo ancora in vita, diventiamo più vivi nel presente. Per esempio, puoi provare a fermarti proprio adesso, diventando consapevole del tuo respiro, come se stessi esalando i tuoi ultimi respiri.

Prendere del tempo regolarmente per meditare o viaggiare sciamanicamente ci consente di imparare l’arte guaritrice della morte, fermarci e connetterci con la nostra natura multidimensionale, che è invero l’unica parte in noi che può superare la morte, che continua a vivere mentre ogni altra cosa svanisce, così la Morte arriva sempre come un banco di prova dei nostri pensieri, emozioni e intenzioni, da quando AFS Bogus dice, “sol chi non si defila dinanzi alla morte è persona verace”[iv]

Mi affaccio nell’autunno di Letizia Mocchegiani

Mi affaccio nell’autunno, cammino lungo un sentiero di foglie cadute, un piacevole rumore rompe il silenzio, una soffice sensazione sotto i miei piedi.. vedo non vedo tra la nebbia, nuvole d’oblio dove ogni ricordo è scomparso. Un arcobaleno di colori tinge i miei occhi, gocce di acqua profumata entrano nel mio respiro.

E respiro, profondamente respiro finché sono IO. Dall’alto del Cielo, sopra ogni forma della terra vedo la mia relazione con il Mondo. In ogni respiro esprimo il mio “essere in relazione”, io in unione con la natura, una simbiosi perfetta, differenti forme che manifestano la vita.

La bellezza e l’armonia che mi circondano è tutto ciò che vedo, lo specchio esterno del mio mondo interno, un riflesso che colgo nella pace dell’amore dove la relazione è un rapporto tra parti complete e non esiste forma d’attacco. Dall’alto del Cielo ogni miracolo è possibile….. mentre osservo una volpe tra le ombre della notte, qualche passo furtivo e curioso ci avvicina, sotto un’umida emozione i nostri occhi si incontrano…. E respiro, profondamente respiro dentro tanta bellezza.

Non oso fare altri passi nel buio totale, benché in pace un tremito interiore mi assale, cosa c’è oltre l’ignoto! Non vedo luci davanti a me, questa assenza mi spaventa, potrei camminarci dentro, ma decido di no, non sono ancora nel mese dello Scorpione e mi godo gli ultimi atti della Bilancia, in equilibrio tra luce ed ombra.

Ogni esperienza è una fonte da cui attingere e far ritorno, questa è l’incanto d’autunno, la magia dell’armonia, la comprensione dell’essere in relazione…………… la vita.

Apro gli occhi intorno a me, esseri umani si muovono lanciando reti invisibili, un’inconsapevole trama ci unisce, a volte stringendo troppo forte, a volte lasciando buchi dolorosi…….come posso riportare quell’amore naturale che è dentro di me, renderlo manifesto senza stringere troppo, o lasciare buchi…. Voglio fuggire lontano da ogni contatto per dimenticare l’errore, per allontanare la paura…Ogni giorno con più forza guardo cosa c’è nel mio cuore, dove la Fiamma blu brilla senza tempo, nella pace dell’eternità finché ricordo il mio sogno da bambina……. non posso fuggire senza i miei fratelli, siamo uniti una sola parte separata non mi porterebbe gioia… e qui ritorno ad aspettare mio fratello, insieme nel nostro viaggio verso casa.

Il museo del tarocco

Ci sono luoghi nel mondo che risuonano profondamente con i Tarocchi e il loro universo parallelo misterico. Uno di questi è indubbiamente l’Emilia Romagna e la città di Bologna. Sir Michael Dummett, uno degli studiosi più illustri della storia del tarocco, e pure altri esperti del settore concordano che gli archetipi ritratti negli arcani maggiori sono derivati fondamentalmente dalla cultura medievale delle corti dei Visconti di Milano e degli Estensi di Ferrara, e della città di Bologna. Poiché Bologna non era in relazione con alcuna corte, diede alle carte la vena più popolare e sociale. Secondo l’occultista Oswald Wirth Bologna è il luogo di nascita della carte da gioco e del primo mazzo di tarocchi. E’ a Bologna che i tarocchi furono originati, grazie al suo leggendario inventore, Francesco Fibbia Castracani. La sua residenza, Palazzo Felicini, ospitò Leonardo da Vinci ed è ritenuta il luogo ove fu dipinta la Gioconda. Ci sono molti luoghi in Emilia che offrono elementi storici ed energetici notevoli per chi è interessato ai tarocchi (clicca qui per dettagli). Un anno fa è stato aperto il Museo Internazionale dei Tarocchi vicino a Monte Ovolo (vedi foto) a Riola di Vergato, in provincial di Bologna. Per informazioni clicca qui.

Sessioni Individuali di astrosciamanesimo: Lo scopo di una sessione individuale è risvegliare, identificare, supportare e implementare la connessione con lo Spirito Guida, o natura multidimensionale centrale, trovare e impiegare strumenti per scoprire e manifestare i propri potenziali, sia a livello della realtà multidimensionale che ordinaria, guarire e rilasciare blocchi che impediscono di realizzare i suddetti scopi. Una sessione comporta un consulto preliminare, cui segue una pratica di guarigione astrosciamanica adatta alla specifica situazione del cliente, e una successiva consultazione per esaminare i risultati dell’esperienza. Alla fine quanto emerge è impiegato per apportare chiarezza e individuare strumenti che il cliente potrà usare successivamente. Ogni sessione è autonoma e si basa sullo specifico problema e intento del cliente. In una sessione Franco impiega varie tecniche, come divinazione, recupero dell’anima, connessione con spiriti guida, viaggi spazio-temporali, esame astrosciamanico della carta natale. Se il cliente lo ritiene utile, è possibile avere sessioni aggiuntive e svolgere programmi di formazione. Franco presta anche sessioni a distanza per telefono, in grado di coprire le stesse tecniche delle sessioni ordinarie e con risultati molto efficaci. Per prenotare o maggiori informazioni contattare: info@astroshamanism.org.

Donazioni per PAN: PAN è disponibile gratuitamente per chiunque desidera riceverlo. Se trovi PAN utile, qualsiasi donazione (piccola, media, grande) è molto apprezzata (per informazioni contattare info@astroshamanism.org). Le donazioni c’incoraggiano a continuare su questo sentiero. Anche altre forme di contributo, come articoli, condivisioni, apprezzamenti, sono molto graditi.

PAN on-line: Una versione ridotta di PAN è disponibile in rete. La versione inglese è a http://panissue.blogspot.com/, quella italiana a http://panitalico.blogspot.com/, mentre quella spagnola a http://panhispano.blogspot.com/. Per ricevere le versioni integrali in qualsiasi lingua, basta richiederle.

CALENDARIO PROSSIMI PROGRAMMI. Per il calendario completo on-line digita qui

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.astroshamanism.org o contattare Franco info@astroshamanism.org. Per prenotare i seminari della Findhorn Foundation, tenuti in Scozia, contattare bookings@findhorn.org o Bookings, The Park, Findhorn IV36 3TZ, Scotland. Tel. +44(0)1309/691653. Per prenotare gli altri seminari, rivolgersi al recapito degli organizzatori fornito accanto ai dati dell’evento.

Edimburgo (Scozia) 25-26 ottobre 2008, The Way of the West, One Year Basic Course in Astroshamanism and Experiential Astrology. Foundation for Planetary Healing, 288 Portobello High Street, Edinburgh, EH15 2AU. Telephone: 0131-657 5680 info@planetaryhealing.co.uk

Jesi (Ancona, Italia) 28 novembre 2008, Formazione APT, modulo 1/5

Aperta solo agli allievi dell’Astroshamanic Practitioner Training.

Portali Multidimensionali dei Sensi, Il Tocco dell’Aria,

Jesi (Ancona, Italia) 29-30 novembre 2008, Il Tocco dell’Aria

Corso di Tocco Astrosciamanico di Guarigione

Durante questo seminario i partecipanti sono introdotti al tocco astrosciamanico secondo la prospettiva della direzione Nord, l’elemento Aria e il ciclo stagionale invernale e dell’Avvento. L’incontro è aperto ai frequentatori del corso ed eccezionalmente anche a nuovi partecipanti, a condizione che abbiano svolto un seminario o sessione precedente con Franco o Letizia. Informazioni: Letizia Mocchegiani +39 0731206687 o 3489231998 o zone25@tele2.it.

6-12 dicembre 2008, Restoring the Fragmented God: A Healing Voyage into Shamanic Christianity This workshop aims at reviving our Christian shamanic heritage through an experiential exploration of some of its mysteries and wonders. The week is ideal for those wishing to heal, restore or deepen their relationship with God, including former Christians who intend to face unresolved grievances with their early religious roots. The workshop is a wide-ranging journey, encompassing a tapestry of shamanic practices from various Christian traditions, also with elements of esoteric astrology and A Course in Miracles.

Findhorn Foundation (Scozia), 28 dicembre 2008–2 gennaio 2009, The New Year Spiritual Healing Retreat (with Franco & Astrid Gude) An opportunity to promote expanded awareness and healing through meditation and spiritual practices. We will alternate periods of silence and dialogue, stillness and movement, touch and contact, relaxation and activity, group and individual work, bringing careful attention to our inner and outer world. We will scan the past year, extracting blessings and releasing grievances, paving a luminous healing way for the New Year.

La partecipazione ad almeno un’edizione di questo programma è un requisito per la certificazione APT

Jesi (Ancona, Italia) 24-25 gennaio 2009, Formazione in Metodologie di Guarigione Astrosciamanica: Corso Base di Gestione Operativa del Cerchio di Guarigione, con Elementi di Astrologia Esperienziale Energetica e Astrosciamanesimo Applicato

La visione sciamanica si fonda sul movimento ciclico e circolare dell’esistenza, Questa prospettiva, tipica delle antiche tradizioni misteriche e degli aspetti più elevati della consapevolezza umana, inclusi i recenti sviluppi nel campo scientifico, travalica la concezione lineare basata sull’illusione della separazione tra inizio e fine. Il cerchio permette di inquadrare ogni aspetto della vita, visibile o invisibile, come processo ciclico, in cui tutto periodicamente si muove e ritorna, con la stessa essenza, sebbene sotto forme in apparenza distinte. Il cerchio di guarigione, o ruota di medicina, è uno strumento impiegato per comprendere le molteplici espressioni della nostra essenza, operando in maniera diretta con la loro energia per innescare profonde trasformazioni e promuovere armonia ad ogni livello dell’esistenza.

Questo programma di formazione, articolato in diversi livelli e corsi, è una potente sintesi di metodologie di guarigione sciamanica e spirituale, pratiche sul corpo energetico, astrologia esperienziale e tecnologie del cerchio, sia tradizionali sia moderne. Il programma è rivolto a quanti desiderano esplorare attivamente i loro potenziali di guarigione, acquisendo un bagaglio di conoscenze pratiche essenziali utilizzabili con efficacia nel lavoro professionale terapeutico o nel servizio spirituale con gli altri, o nella propria vita individuale e sociale, inclusa la sfera delle relazioni, il lavoro e l’espressione artistica o creativa.

I partecipanti seguiranno un percorso circolare di formazione, comprendente esperienze dirette con ciascun aspetto energetico del cerchio di guarigione, in armonia con i cicli descritti dai movimenti terrestri e celesti. Essi acquisiranno le conoscenze tecniche ed esperienziali per gestire autonomamente il lavoro con il cerchio, integrando il processo di apprendimento con gli elementi derivati dalla pratica sciamanica e l’astrologia energetica.

Il corso di base include cinque seminari di due giorni distribuiti nell’arco di un anno solare. Secondo le esigenze e il tempo disponibile dei partecipanti il programma di formazione comprende ulteriori opzioni facoltative di approfondimento, come il corso avanzato, o APT (Astroshamanic Practitioner Training), in atto il venerdì pomeriggio precedente ciascun seminario, il corso operativo a distanza, il corso mensile di astrosciamanesimo, consulti individuali e corsi monografici, e seminari tematici di maggiore durata in Italia e Scozia.

La formazione è guidata da Franco Santoro, Letizia Mocchegiani e da altri membri della Facoltà del Cerchio del Sacro Cono. Per maggiori informazioni e dettagli sui contenuti del programma potete contattare: info@astroshamanism.org

Per informazioni e prenotazioni: Letizia Mocchegiani +39 0731206687 o 3489231998 o zone25@tele2.it.

Worcester (Inghilterra), 31 gennaio – 1 febbraio 2009, Astroshamanic Midwinter Basic Seminar with Franco Santoro, assisted by Dave Mountjoy

Findhorn Foundation (Scozia), 21 febbraio–6 marzo 2009, FOUNDATION TRAINING in ASTROSHAMANISM:

21-27 febbraio 2009, A Journey into the Inner Universe.

28 febbraio–6 marzo 2009, The Voyage through the Zodiac

La partecipazione ad un’edizione di questo programma è un requisito per la certificazione APT

Findhorn Foundation (Scozia), 14-20 marzo 2009, Being with the Spirit of Cluny Garden (with Franco & Sverre Koxvold)

Findhorn Foundation (Scozia), 11-17 aprile 2009, Flowering of Life – A Spring Retreat (with Franco & Astrid Gude)

Findhorn Foundation (Scozia), 2-9 maggio 2009, Restoring the Fragmented Heart: The Way of Sacred Relationships

Findhorn Foundation (Scozia), 20-27 giugno 2009, The Original Quest: An Astroshamanic Journey into Space and Time

Assisi, (Italia), 3-7 luglio 2009, Astroshamanic International Summer Festival

Un inedito evento internazionale di guarigione nel cerchio, lavoro di gruppo sul corpo energetico e celebrazione planetaria.

Findhorn Foundation (Scozia), 1-8 agosto 2009, Astroshamanic Trance Dance, Drumming and Chanting

Findhorn Foundation (Scozia), 7-14 novembre 2009, Being with the Spirit of Cluny Garden in Autumn (with Franco & Sverre Koxvold)

Findhorn Foundation (Scozia), 28 novembre 2009 - 5 dicembre 2009, The Blessed Way of Passion: Astroshamanic Healing and Touch.



[i] La citazione in questa nota non è necessariamente collegata all’articolo, credo tuttavia che sia ok, considerando che solo l’1% dei lettori guarda le note. “La morte è una delle poche cose che si possono fare facilmente restando distesi. La differenza tra sesso e morte è che la morte la puoi fare da solo e nessuno ride di te” Woody Allen

[ii] Alan Watts, Psicoterapie Orientali e Occidentali, Astrolabio Ubaldini, 1978

[iii] Arnold Mindell, Il Corpo della Sciamana, Il Cerchio della Luna, 2000

[iv] AFS Bogus, “Letter to Francesko Saint”, 2 novembre 1986 in Provordo Etnai Pratinindhe Pradhikara Southern Europe Archives, year 1986

0 Comments:

Post a Comment

Subscribe to Post Comments [Atom]

<< Home